Perche fare il subacqueo

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Perche fare il subacqueo

ASD-GIANNUTRI
Pubblicato da Massimiliano Franchi in Subacquea · Sabato 03 Dic 2022
6 buoni motivi per fare subacquea

La subacquea è sia sport che avventura e ci dà la possibilità di  esplorare l’emozionante mondo della vita sommersa.Direttamente, senza  filtri. Perché noi subacquei le code all’acquario le lasciamo volentieri  ai turisti. Al di là delle battute di spirito e del lato “fun”, la subacquea  provoca effetti positivi a livello fisico, emozionale, psicologico e  persino sociale. Proprio a tutti.

Migliora la concentrazione
Nuotando sott’acqua, siamo obbligati a mantenere il giusto assetto:  questo richiede concentrazione. Oltretutto siamo a contatto con numerose  forme di vita, che è bene non disturbare e tantomeno urtare con i  nostri movimenti da animali sgraziati quali siamo. Tutto ciò comporta un  buon allenamento nel mantenere il pieno controllo dei muscoli mentre si  presta attenzione all’ambiente marino che ci circonda.

Allenta lo stress
Al di là del fatto che l’elemento naturale dell’acqua, di per sé,  aiuta a combattere lo stress, fare immersioni è un’esperienza rilassante  per tutto il corpo, dato il contesto sensoriale: i suoni ovattati, il  contatto con l’acqua, il profondo blu del mare, i movimenti sinuosi  delle creature marine.
I benefici fisici sì, dunque, ma anche benefici mentali. Non  dimentichiamo che una volta tuffati dalla barca ci troviamo in un  ambiente senza peso, cullati dalla corrente. Sfidiamo chiunque a non  trovare un po’ di pace sotto la superficie, dove i problemi del lavoro e  della vita quotidiana non riescono a raggiungerci. Provare per credere!

Insegna ad apprezzare la bellezza della natura
Partiamo dal presupposto che sul nostro pianeta c’è molta più acqua  che terraferma, abitata da forme di vita eleganti, bellissime e  affascinanti (la mia mente corre subito ai grandi cetacei e agli  squali); sott’acqua c’è una varietà impressionante di vita e solamente  le immersioni possono portarci a contatto con questi doni della natura.  Ad ogni tuffo si possono incontrano nuove forme di vita, alcune mai  viste prima (a meno che non siate biologi marini eh), e in ogni caso il  contatto diretto con questo mondo è fonte garantita di brividi lungo la  schiena. Altro che delfinari e zoo safari.



Training costante
Fare immersioni ci porta ad esplorare le nostre capacità e, a volte, i  nostri limiti. E’ un continuo test delle nostre abilità di  organizzazione, problem solving, salvataggio e magari di fotografia e  ripresa subacquea, perché no. I corsi sono fondamentali,  dal primo all’ultimo (ricordatevi di investire del tempo di qualità in  queste attività), e sono fonte di molte conoscenze, che potrebbero  servirci anche nella vita quotidiana. Sott’acqua è necessaria anche una  buona dose di autocontrollo per far fronte agli eventuali problemi che  possono insorgere (anche se è uno degli sport più sicuri al mondo), cosa che non fa mai male anche con il collega che ci mette la scrivania in disordine.

Benefici sociali
Iscriversi ai corsi e ai club subacquei ci dà la possibilità di  conoscere nuove persone che molto probabilmente diventeranno compagni  d’immersione e magari amici di una vita (ve lo giuro). In immersione  bisogna sempre fare affidamento sui propri compagni, in un’attività di  condivisione e aiuto reciproco. Non so voi, ma a mio parere è uno dei  modi migliori per stringere rapporti sani e duraturi.
Inoltre, la subacquea è uno sport trasversale, visto che attrae persone  di ogni età e ambito sociale, il che ci dà la possibilità di ampliare la  nostra rete di conoscenze, con tutto ciò che ne consegue.

Rimanere in forma
Sebbene la subacquea non richieda allenamenti particolari, è comunque  un’attività che si svolge fuori casa, in mezzo alla natura e necessita  di un minimo di mobilità articolare e forma fisica. Insomma, non sarà  come fare il podista o il ciclista, ma essere un subacqueo comune è in  ogni caso meglio che essere campione del mondo di zapping. Ah, discorso a parte per gli apneisti, per i quali è richiesta una buona (anzi buonissima) preparazione fisica.

In conclusione, se vi piace il mare e passate ore davanti alle foto di  National Geographic, dopo aver letto questo post non avete più scuse per  iscrivervi a qualche corso di subacquea e conseguire il vostro  brevetto. Una volta studiato bene il manuale e imparato a gestire  erogatori e imparato le tecniche per
anadre sott'accqua, avrete solo l’imbarazzo della scelta delle mete dove immergervi, magari partendo con spot più “tranquilli”, affidandovi alla vostra scuola e ai vostri istruttori.

Maturata a giusta eseperienza in Italia poi si andra nelle numerose mete mondiali per vedere una infinità di varità di vite!



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